Maritato esprime solidarietà alla vertenza dei gestori di giostre che il Comune sta ostacolando

“C’è una categoria di lavoratori che quotidianamente presta il proprio servizio in favore della collettività, della città e della parte più importante della cittadinanza: i bambini. Ė una categoria dedita al sacrificio, all’impegno, a tirare la carretta in qualsiasi situazione e per tutti i giorni dell’anno, senza un attimo di respiro e di riposo. Sono i rappresentanti dello spettacolo viaggiante, per dirla in burocratese, meglio noti come i giostrai per dirla con le parole della gente, le frasi comuni di tutti i giorni e di chi si avvicina a loro con gioia e fiducia”. 

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che comunica la piena solidarietà e vicinanza a questi lavoratori, sostenendo la mobilitazione dell’11 maggio prossimo, quando tutti si ritroveranno a manifestare davanti all’assessorato comunale all’Ambiente. “Un altro punto vulnerabile della giunta Gualtieri – aggiunge Maritato – persa dietro procedure burocratiche che allungano i tempi non consentendo alle persone di lavorare. C’è tanto di regolamento comunale, è la delibera 107 del 2020 atta a risolvere le controversie relative ai punti verdi infanzia ma l’amministrazione comunale sembra non accorgersi neanche degli atti che essa stessa vota”. Per questo, Ansva Confesercenti, Agr Associazione giostre Roma, Anesv associazione esercenti spettacoli viaggianti e l’Opera nomadi ente morale, sono sul piede di guerra e rivendicano i propri diritti, considerati i danni provocati da due anni di blocco per la pandemia, con gravissime ripercussioni sul piano economico e occupazionale. “L’introduzione di nuove normative, che si sovrappongono a quelle esistenti – spiega il presidente – hanno fatto sì che si generasse la consueta confusione e incertezza amministrativa che ha destabilizzato un’intera categoria. Per cui AssoTutela attende che, una volta per tutte, si diano certezze ai giostrai e si ripristini lo status quo ante, per non perpetuare un ingiusto stato di cose”, chiosa Maritato.

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