Un recente annuncio comunica la nascita a Brescia di un reparto di emergenza non pubblico

“Siamo di fronte al pericolo di chiusura dei pronti soccorsi. 

Avanti così non si va da nessuna parte. I disagi, nonostante i buoni proponimenti politici, continuano a essere sempre gli stessi e ne fanno le spese i cittadini”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “Vorremmo sapere cosa ha deciso il ministro sulla carenza atavica dei medici e come si ripromette di intervenire con urgenza – commenta – passata la pandemia sono passate anche le promesse. Dal Nord al Sud Italia i reparti di pronto soccorso sono tutti al collasso, indipendentemente dalla collocazione. Arriva il 70% di pazienti classificabili come codici bianchi, ovvero non gravi. Di chi è la colpa? Il problema sanitario non è solo quello di investimenti ma il modello di gestione e il rapporto tra i cittadini e i medici di base, per non parlare del rapporto delle istituzioni pubbliche con la sanità privata. Così – informa ancora il presidente – vediamo la sorpresa della nascita a Brescia di un pronto soccorso privato, con risposte rapide e qualificate. Oggi è riportato su molti siti. Di questo passo, finiremo così in tutta Italia? Il ministro deve dare delle risposte”, chiosa il presidente.  

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