Visite con attese di anni, nonostante siano indicate priorità. La situazione è fuori controllo

“Le notizie riguardanti la sanità, pubblicate sui maggiori quotidiani durante il mese di maggio, hanno fatto emergere che, quasi il 40% degli utenti, che ha avuto bisogno di effettuare un esame diagnostico con priorità breve (entro dieci giorni) non è riuscito ad accedere alle cure nei tempi previsti. La riteniamo una cosa gravissima”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega:“Asl Roma 2, Roma 3, Roma 4, Roma 5 e Roma 6, Asl di Frosinone e di Latina, sono al di sotto della media regionale, con il 61,2% delle prestazioni garantite. C’è un divario di quasi 30 punti percentuali con la Asl di Rieti, la più virtuosa: con il 73,2% ma ben lontana dall’obiettivo minimo del 90%. Abbiamo appurato, ad esempio, che una paziente affetta da patologia cronica respiratoria, si è vista fissare una visita di controllo pneumologico per il 13 settembre 2024. Non è andata meglio per quelle oculistiche – chiarisce Maritato –un altro anziano ha ottenuto la prenotazione il primo marzo 2024 per una prima visita.Una situazione ingestibile. Ci chiediamo il tanto sbandierato cambiamento quando avverrà, avendo assistito a presentazioni di ambiziosi programmi da parte della Regione Lazio. Vigileremo affinché il diritto alla salute sia garantito a tutti, nessuno escluso” chiosa il presidente.

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